La Befana a scuola, e la tradizione italiana
Secondo la tradizione italiana, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, la Befana, un’anziana signora che cavalca una scopa, porta dolci ai bambini buoni mentre lascia il carbone a quelli che si sono comportati male. È la festa dell’Epifania, che ha origini antichissime, legate ai riti propiziatori pagani con cui si celebrava la fine del ciclo stagionale, dodici giorni dopo il solstizio d’inverno. Gli antichi Romani ereditarono tali rituali celebrando in queste dodici notti la morte e la rinascita di Madre Natura, credendo che figure femminili, probabilmente legate alle dee Diana e Strenia, volassero sui campi coltivati per propiziare i raccolti futuri. Con l’avvento dei Cristianesimo la festa dell’Epifania venne associata all’arrivo dei Re Magi a Betlemme dodici notti dopo Natale. Si narra che i Re Magi non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchietta, la quale indicò loro il cammino. I Re Magi, allora, la invitarono ad unirsi a loro, ma la vecchietta rifiutò. Se ne pentì subito dopo e si mise a cercarli con un sacco pieno di dolci sulle spalle, ma senza successo. Iniziò quindi a bussare ad ogni porta, regalando dolcetti ad ogni bambino che incontrava, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.
La festa dell’Epifania è diffusa in molti paesi quali Spagna, Francia, Germania, Russia, Islanda, Ungheria e Romania. Ognuno di essi ha le proprie tradizioni.
Buona Epifania a tutti!